Dopo la frana l'autosilo
non lascia, raddoppia

Cobelli, dell'impresa costruttrice, spiega perché ritiene opportuno portare i posti auto da 38 a 83

COLONNO Portare la capienza dell’autosilo dagli attuali 38 box agli 83 del progetto di variante, significa veramente risolvere uno dei problemi più urgenti per il paese?
Secondo Irio Cobelli, il geometra di origini mantovane che sta seguendo la realizzazione dell’opera quale rappresentante della Nolcino srl di San Fermo della Battaglia la risposta è un «sì» incondizionato.
Nel vivace confronto che sta scuotendo il comune, si inserisce la presa di posizione di Cobelli che con una nota ribadisce il concetto contenuto nelle ripetute interviste al sindaco Elisabeth Soldarini, cioè l’interesse che l’autosilo assumerebbe per la gente del paese dove mancano spazi per collocare le auto. Un problema importante per il futuro del paese, chiuso tra lago e monte, con la generale aspirazione di liberare dalle macchine il bel piazzale della chiesa, intitolato a Giovanni XXIII, restituendo l’area ai cittadini e al turismo. Con la prospettiva, per ora un po’ lontana, ma comunque possibile, di ripristinare il dismesso scalo lacuale. Un interesse ritenuto prevalente sull’impatto ambientale, che a suo giudizio comunque non sarebbe particolarmente accresciuto.

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