Elisoccorso, che brutto pasticcio
Sprecati 500mila euro

Cambia la norma e la base dell’elisoccorso, aperta tre anni fa, a fine anno perderà i requisiti per il volo - Ora risulta incompatibile con la Pedemontana e va spostata. «Dovevano pensarci prima, è assurdo»

Como

I primi 72mila euro sono già stati spesi, un altro tesoretto verrà “bruciato” entro pochi mesi portando il totale quasi a mezzo milione. Sono i soldi pubblici necessari per realizzare una nuova base al servizio dell’elisoccorso. Vi chiederete giustamente: ma come, non è appena stata inaugurata la struttura a Villa Guardia? In effetti è così, peccato che quella superficie dal 1° gennaio dell’anno prossimo non potrà più essere utilizzata dall’elicottero giallo e rosso del 118 per decolli e atterraggi, visto che non rispetterà i nuovi requisiti stabiliti dall’Enac (ente nazionale aviazione civile). Un pasticcio all’italiana, per non dire alla lombarda, visto che sul banco degli imputati finisce la Regione e in particolare il suo braccio operativo Infrastrutture lombarde.

La storia è complicata, possiamo sintetizzarla partendo da luglio 2011, quando l’Enac autorizza la base comasca, finanziata dalla Regione, con Infrastrutture lombarde come stazione appaltante. Società, quest’ultima, che partecipa anche, al 50%, in “Cal” (Concessioni autostradali lombarde), concedente della Pedemontana e delle opere connesse. E la nuova autostrada - progetto definitivo datato 17 aprile 2009 - c’entra eccome, in questa vicenda, visto che il problema del mancato rispetto del nuovo regolamento Enac è legato proprio all’incompatibilità con Pedemontana (elisuperficie e nuova strada sarebbero troppo vicine).

Ma nessuno pensa che potrebbero esserci problemi, la Regione come minimo sottovaluta la questione e così nell’agosto 2011 la base viene inaugurata. Passano solo due mesi e l’Enac, il 20 ottobre, modifica il regolamento, cambiando i parametri di sicurezza. La base non li rispetta più; in queste condizioni non può ottenere la certificazione obbligatoria entro il termine del 31 dicembre 2014. La piazzola va spostata, lo conferma l’ente in una nota del 13 marzo 2013, pena «pesanti limitazioni alla sua operatività». E così la Regione, nel maggio scorso, scrive al Sant’Anna che «le risorse per l’adeguamento dell’elisuperficie sono state stanziate nel bilancio regionale e saranno rese disponibili a favore dell’azienda ospedaliera»; invita ad «avviare ogni attività» per raggiungere l’obiettivo» entro fine anno.

Un trasloco da 485mila euro, secondo le stime dell’ufficio tecnico del Sant’Anna. L’azienda ha appena affidato gli incarichi per la progettazione della nuova piazzola (sarà comunque nel perimetro dell’attuale base) allo studio tecnico Cariani e al comandante Pierluigi Fumagalli, per un totale di 72.534 euro e 3 centesimi.

La vicenda è già finita in un’interrogazione del consigliere Luca Gaffuri (Pd), che chiede non a caso «se la Regione, nel corso degli stretti contatti avuti con Enac nel 2009 e 2010, ha verificato la sostenibilità futura del progetto per la base dell’elisoccorso alla luce degli orientamenti che l’ente stava assumendo in vista dell’attesa elaborazione del nuovo regolamento». Attacca anche il coordinatore della Rsu del Sant’Anna, Massimo Coppia (Uil): «La Regione riduce le risorse aggiuntive, andando a incidere sugli stipendi dei lavoratori, e poi fa errori che ci costano mezzo milione. Chissà cosa direbbe Cottarelli, il commissario del governo chiamato a tagliare le spese inutili...».

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