Erba, non sono falsi ciechi
Assolti dopo quattro anni

Ma l’ìndennità era stata tolta subito. L’avvocato: «Adesso valuteremo come muoverci per recuperare i soldi persi»

L’accusa era di truffa ai danni dell’Inps, per un importo di 22mila euro a testa - soldi percepiti a titolo di indennità di accompagnamento, senza che, secondo la Procura, ne sussistessero i presupposti. Quattro anni dopo un’inchiesta che aveva sollevato grande scalpore in tutta la provincia, il caso dei due presunti falsi ciechi dell’Erbese si è concluso ieri in tribunale a Como con una doppia assoluzione.

Così la fedina penale di una 45enne di Inverigo e di un 67enne, di Merone, resta immacolata: assolta la prima perché il fatto non sussiste; perché il fatto non costituisce reato, la formula applicata dal giudice Carlo Cecchetti per il secondo.

«Attendiamo le motivazioni, che saranno depositate entro novanta giorni, poi valuteremo come muoverci per recuperare le indennità che sono state revocate dall’Inps al momento della chiusura dell’indagine» annuncia uno dei legali.

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