Febbre per i porcini
Gli esperti ci dicono dove trovarli

Val d’Intelvi: adesso la presenza è abbondante

Adesso sì, che è davvero iniziata la stagione dei funghi.

Dopo qualche raccolto scarso, gli acquazzoni seguiti da un caldo tropicale anche in quota e bruschi cali di temperatura oltre alle raffiche di vento, e qualche muso lungo degli appassionati tornati con più di un cesto vuoto, ora c’è quasi un assalto ai boschi intelvesi. Tutti alla ricerca di porcini, mazze di tamburo e altre specie che vanno per la maggiore e arricchiscono molte specialità culinarie.

Le precipitazioni frequenti di questo ultimo periodo, alternate alle giornate di sole, hanno creato l’ humus favorevole per la crescita dei funghi. E le previsioni meteo sembrano favorevoli a soddisfare la passione di centinaia di persone.

Ad essere raccolti sono quasi esclusivamente porcini come ha sottolineato Stefano Augustoni, giovane di Casasco che la sa lunga. «L’umidità è favorevole e la temperatura nel bosco è quella giusta. Il porcino ama il caldo e in questi giorni lo si può trovare ovunque. Batto quasi sempre la zona boschiva che sovrasta Pian delle Alpi sopra l’abitato di Casasco».

«Dopo un inizio in sordina- confida Chicco Mazzoni di Pigra , il bosco è diventato in questi giorni generoso. In dieci uscite ne ho raccolto 25 chili. Ovviamente solo porcini . Di gallinacci ne ho visto in gran quantità , ma li ho lasciati agli altri cercatori. Non mi sposto quasi mai da Pigra - ammette senza rivelare il posto preciso- La mia meta preferita è la zona del Varesello Alto tra l’Alpe di Pigra e quella di Colonno».

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