Fede, «Io giocavo ai tempi d’oro
posso aiutare il Casinò a riaprire»

L’ex direttore del Tg 4 non gioca più da 30 anni ma tornerebbe a vedere il Casinò che ha chiuso per fallimento

«Sono trent’anni che non vado più a giocare al Casinò, ma qualche volta ho chiamato il sindaco, Salmoiraghi per sapere come andava, ma non mi risponde mai. Mi piacerebbe dare un’occhiata al salone, come era elegante, con la moquette».

Emilio Fede ex direttore di Rai Uno e del Tg4, famoso giocatore che al casinò ha presentato anche il libro “Finchè c’è Fede”, è pronto a venire a Campione. «Mi dispiace che abbia chiuso. Per i dipendenti che restano senza lavoro. Ma anche per i giocatori. Se può servire, io ci sono. Io penso che il Casinò sia pronto a riaprire, magari non si tornerà ai miei tempi ma ci sono le premesse per fare una sala giochi dignitosa»

I suoi tempi com’erano?

Abitando a Milano per me era normale, nel fine settimana, venire a cena. Poi c’era la musica e poi si giocava anche. Il personale era gentile. Gli ospiti erano molto eleganti. Si stava bene.

Adesso non è più così?

Ma per quanto ne so, la clientela è soprattutto cinese. Ma anche prima l’atmosfera di una volta era svanita. L’eleganza di un tempo si è persa e io in generale provo una grande tristezza per questo.

Secondo lei il Casinò è fallito perchè in Italia le slot sono legalizzate ?

Quelle di sicuro sono tremende, Un bar una slot. Le famiglie si rovinano. Bisognerebbe proibirle, forse Salvini, con quello che sta facendo, riuscirà. Ma ci sarebbe il finimondo, non so. Allora bisognerebbe proibire anche il lotto, l’enalotto.

Lei come ha fatto a smettere di giocare?

Amica mia, arriva un momento nella vita in cui rifletti. Io fumavo 40 sigarette al giorno per 35anni, Ma ho smesso. Aggiunga il fatto che sono astemio. E così sono arrivato, bene, devo dire, alla mia età.

Che è?

Ottantasette anni.

Bravo.

Bravo e aggiunga tutto quello che le ho detto che non bevo, che non fumo più e che non ho mai fatto uso di droghe in vita mia.

E non gioca più.

Ho scritto un libro, per Mondadori, Privè dove racconto le storie dei giocatori. Ne ho visti tanti rovinarsi, il banco vince sempre.

Al Casinò nuovo è mai stato?

Per Scherzi a parte, forse.

Quindi secondo lei ci sono speranze che riapra?

Lo spero. Certo. Bisognerà tenere alla larga le ingerenze della Malavita ma quella c’è sempre stata non fosse altro per il giro dei prestasoldi.

Anna Savini

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