Cronaca
Lunedì 19 Gennaio 2009
Fermato con 15 chili di oro
Nei guai manager di un'azienda
Scatta la denuncia, nonostante i documenti esibiti, regolari a detta del dirigente
Ma andiamo con ordine.
È giovedì quando l’uomo, con casa in Canton Ticino, viene fermato per controlli sulla strada per Ronago, non lontano dal confine, da una pattuglia della finanza. Ai militari Cassani mostra subito il carico d’oro e i documenti. Ilingotti da un chilo sono una quindicina (valore stimato circa 300mila euro). Assieme a questi, anche alcuni lingottini da un etto, che l’uomo avrebbe voluto regalare ad alcuni amici. I militari controllano i documenti, secondo i quali si tratta di oro italiano che doveva essere trasportato in una ditta per essere lavorato. Tutto regolare, insomma. Visionano la merce. E alla fine decidono: tutto sequestrato. L’oro. I documenti, che evidentemente gli investigatori ritengono fossero solo una copertura. E Franco Cassani viene denunciato a piede libero.
La Argor-Heraeus è una ditta che commercia e affina tonnellate di metalli preziosi, non solo oro, ogni mese. Il quartier generale dell’azienda è a Mendrisio, le filiali sono a Cavenago Brianza (Milano), in Germania e anche in America latina, a Santiago del Cile. L’uomo denunciato dai finanzieri è uno dei dirigenti della Argor. Inevitabile, quindi, attendersi una battaglia legale.
Con il sequestro di giovedì scorso, la quantità d’oro finito nella rete dei finanzieri negli ultimi mesi è di circa un quintale. Un centinaio di chili in lingotti su quattro differenti sequestri, tutti operati dalle fiamme gialle. E sui quali sono in corso accertamenti da parte della magistratura.
P. Mor.
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