Filippo, 21 anni, di Mariano
Inventa la maglietta che suona

Radice ha pensato e realizzato una t-shirt che interagisce con Spotify (anche gratis). Per attivare la musica basta fotografare il logo a “barre”

La musica riprodotta su una maglietta. No, non è pura fantasia, ma l’idea nata dalla mente di Fillippo Radice. E’ stato il giovane ragazzo marianese a realizzare all’età di 21 anni la prima maglietta interattiva dove il suono è tradotto in una serie di lineette che sembrano restituire l’intensità della voce. E basta fotografarle con il proprio smartphone per poter ascoltare sul cellulare la canzone così stampata sul fronte della t-shirt attraverso l’applicazione di Spotify anche nella versione gratuita. «Bisogna aprire l’applicazione Spotify sul cellulare, andare sulla finestra “cerca” e cliccare sull’icona della macchina fotografica. Una volta scattata l’immagine, questa viene scansionata, iniziando a riprodurre la canzone».

Ed è così che nel parco pubblico di Porta Spinola una striscia di stoffa diventa musica. Perché si trasforma nelle parole di Vegas Jones, «Voglio solo una vita che valga la pena raccontare» di “La bella musica”. O , ancora, in “Solido” sempre dello stesso artista.

«Ma si può mettere la canzone che si vuole, E anche una playlist con cinque brani» puntualizza Filippo che assicura «E’ una novità». Alle spalle un percorso di studi di cinque anni in Meccatronica, iniziato allo “Jean Monnet” ma concluso a Desio, ora impegnato in un master in grafica, il ragazzo ricorda come è nata l’idea. «Ho visto una cosa simile sui portachiavi così ho pensato che potevo riprodurla sulle magliette. Dietro a ogni capo c’è un qr code, invece, che rimanda alla nostra azienda».

Perché Filippo è partito dal negozio di abbigliamento sportivo dei genitori, “Infinity print your passion” che si alza in via Santa Caterina, per ideare il prodotto. Una maglietta che può essere di qualsiasi tinta finanche arcobaleno, ma non le lineette che riproducono l’alternarsi degli alti e bassi della voce. Lo puntualizza lo stesso Radice quando ricorda che «il fondo può essere qualsiasi, ma non il colore delle linee che deve essere bianco o nero».

Naturalmente il procedimento per arrivare alla realizzazione della stampa non è lo stesso che serve per brandizzare le maglie. «Usiamo una stampante in digitale e, al momento, stampiamo solo su abbigliamento totalmente o prevalentemente in cotone» aggiunge Filippo che puntualizza «ma non solo sulle magliette. Ad esempio, riproduciamo la musica anche sulle sacche più o meno grandi, l’importante è il materiale in cui sono fatte».

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