Fisco, controlli a tappeto
In regola solo 3 su cento

Nei primi otto mesi dell’anno recuperati 213 milioni di imposte evase
Dichiarazioni dei redditi quasi tutte lacunose, uno su 10.000 non la fa

«Il 97% dei controlli fiscali dà esito positivo»: il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Como, Salvatore Fichera, non dice una cosa nuova. Ma ne dà le misure, sul sagrato della basilica di San Fedele che pullula di autorità civili e militari, nel giorno in cui la Guardia di Finanza celebra il patrono, san Matteo, professione gabelliere, prima di essere chiamato da Cristo a far l’apostolo e a scrivere uno dei Vangeli. Cristo che ha applicato uno schema militare, dirà poi nell’Omelia il cappellano Don Paolo Villa: «Seguimi», ha ordinato a Matteo e non ha ammesso replica. I contribuenti, invece, non accettano uno Stato che dice “Paga e taci”, tant’è che, statisticamente, il 20% delle tasse è evaso, lo 0,1 per mille degli obbligati non ha mai messo la firma su un 730; ogni giorno feriale c’è un viaggiatore che porta i soldi in Svizzera e due individui che truffano. Avviene nel comasco, setacciato dalla Guardia di Finanza, dall’Agenzia delle Entrate, dall’Agenzia delle Dogane, in un territorio che esporta il 37% dei beni prodotti, dal Comune che applica imposte e recupera evasione. In prima fila, la Guardia di Finanza che nei primi otto mesi del 2008 ha recuperato a tassazione 180 milioni di imposte dirette e 33 milioni di Iva. Ieri mattina, c’erano tutti “gli uomini del Fisco locale” alla celebrazione per San Matteo organizzata dalle Fiamme Gialle che hanno trasformato una circostanza religiosa in un’occasione di interesse sociale.

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