Fusione, riaperti i giochi
Il soccorso arriva da Pesaro

Dietrofront: l’unione tra San Fermo e Cavallasca ritorna al Viminale

Merito dell’interessamento del sindaco marchigiano Ricci

Si riaprono i giochi. Il caso della fusione per incorporazione tra San Fermo della Battaglia e Cavallasca approda al Viminale.

L’unione era stata bocciata da Roma, causa l’impossibilità di essere esentati dal patto di stabilità. Ma ora i due Comuni hanno trovato l’insperata alleanza di un altro Comune: quello di Pesaro.

San Fermo e Cavallasca sono quindi diventati un caso-scuola a livello nazionale.E questo grazie anche all’interessamento di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ex presidente della provincia di Pesaro Urbino, vicepresidente del Pd e vice presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani con delega alle riforme.

Ricci è venuto a conoscenza del parere negativo espresso da Roma il 18 settembre sul patto di stabilità a riguardo dei due piccoli comuni comaschi.

E ha subito pensato alla situazione analoga che sta vivendo il Comune da lui amministrato: Pesaro (95 mila abitanti) vorrebbe infatti incorporare Mombaroccio, paese di poco più di 2 mila anime.

L’articolo completo sul giornale in edicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA