Gallio, liceo classico a rischio
Il nuovo rettore: «Ripartirà»

In servizio il nuovo rettore dello storico collegio comasco. Si tratta di padre Giampiero Borsari, che subentra a padre Giovanni Benaglia: ««Il collegio è una bellissima realtà. Il nostro scopo è valorizzarne al massimo le potenzialità»

«Mi sento un po’ comasco, in realtà. Ho portato a termine il mio biennio filosofico al seminario di Muggiò, come chierico dei padri Somaschi. Inoltre, sono stato ordinato sacerdote al Crocifisso. Mi sento come se fossi tornato a casa. Con gioia e molte speranze».

Ha un legame forte con la città padre Giampiero Borsari, nuovo rettore del Gallio subentrato a padre Giovanni Benaglia (che continuerà come insegnante di religione e padre spirituale).

«Il collegio è una bellissima realtà - continua - il nostro scopo è valorizzarne al massimo le potenzialità affinché sia sempre più un grande punto di riferimento per Como. Vorrei essere d’aiuto per implementare l’offerta educativa poiché oggi, secondo il mio punto di vista, è fondamentale investire nell’educazione».

Forte dei suoi 18 anni negli Usa, dove ha potuto consolidare sia l’inglese sia lo spagnolo, il sacerdote ha molto a cuore l’insegnamento delle lingue. Fra gli obiettivi primari, c’è il rilancio dell’indirizzo classico: al momento, c’è una sola classe ed è all’ultimo anno. Ma le difficoltà possono trasformarsi in un’opportunità: «Oggi - spiega il vice rettore padre Luigi Croserio - il classico, ed è un discorso generale, fa fatica ad affermarsi. Però, non avere più una scuola di questo tipo significa perdere una radice. Non dobbiamo pensarlo come un liceo delle lingue morte, altrimenti i nostri ragazzi non capiscono perché dovrebbero iscriversi. E oggi abbiamo un grande bisogno di umanizzarci nuovamente».

Per questo, senza venir meno ai propri valori, c’è bisogno di una rivisitazione dell’offerta formativa, sfruttando quanto indicato dalla “Buona scuola”, partendo per esempio dall’incremento dell’inglese (pure a livello scientifico), dalla digitalizzazione della didattica e dall’implemento delle arti performative come musica e teatro in sinergia con le realtà del territorio. Mantenendo sempre uno sguardo internazionale.

«Non basta avere una grande storia alle spalle - continua Croserio - è necessario interconnetterla sempre di più con il territorio e i cambiamenti della società. Per esempio, i nostri studenti dovranno avere due lingue madri, l’italiano e l’inglese».

Per quanto riguarda gli altri indirizzi, sono circa 130 gli iscritti allo scientifico, un centinaio al linguistico e circa 90 al quadriennale. Quest’ultimo è cominciato già alcuni anni fa insieme con altre 11 scuole italiane, in largo anticipo rispetto agli altri istituti comaschi. Tanto che, quest’anno, ci saranno i primi studenti a doversi confrontare con la maturità.

Sabato è previsto un primo appuntamento dove presentare le linee guida della nuova offerta formativa, mentre il 17 novembre sarà organizzato un vero e proprio open day. Infine, il collegio parteciperà a “Young”, l’evento dedicato alla formazione ospitato a Lariofiere.n 

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