Gli architetti comaschi
bocciano la sfera sul lago

Non piace la proposta di Libeskind, ingaggiato da Bruni per l’Expo 2015
I professionisti locali chiedono di essere coinvolti: «Non basta l’archistar»

La sfera di cristallo sul lago ipotizzata da Libeskind come simbolo comasco dell’Expo non convince gli addetti ai lavori. E ancor meno entusiasmo suscita la prospettiva di una collaborazione a più ampio raggio tra il Comune e il grande architetto statunitense, annunciata dal sindaco. «Vorremmo che ci aiutasse a creare una simbiosi tra periferia e centro storico, affinché tutti si sentano cittadini della stessa città - aveva infatti spiegato Bruni - Inoltre occorre rinsaldare il rapporto con il lago e trovare il coraggio di osare, con altezze maggiori dei palazzi e nuovi materiali».

L’idea di costruire una grande sfera sull’acqua, con spazi commerciali e ricreativi, non “scalda” gli esperti lariani. La maggior parte degli interpellati esprime perplessità: «Si tratta solo di una suggestione, dell’ennesima ipotesi che potrebbe anche rimanere tale». Ma non manca chi boccia senza giri di parole la proposta lanciata dalla «star» in piazza Cavour: «Sono semplici spot - sentenzia l’architetto Fulvio Capsoni -, un’idea del genere poteva venire anche a un bambino».

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