Gli occhiali del duce: «Sono di mia proprietà, ecco le prove»

Gaetano Poncia, figlio di un partigiano di Gravedona, smentisce il politico Alberto Botta che li aveva offerti al costituendo museo di Musso

Tra i vari reperti legati al periodo fascista e a Benito Mussolini, Alberto Botta, noto collezionista di Acquaseria, possiede anche gli occhiali che il duce indossava quando il 27 aprile del ’45 venne riconosciuto su un camion della colonna tedesca a Dongo. «Li ho avuti dal partigiano Pierino Maffia - riferisce l’interessato - . Da qualche parte ho ancora una foto che ritrae il momento della consegna». Ma da Gravedona spunta una versione contrastante. Gaetano Poncia, figlio di un partigiano della zona, Lucio Poncia, smentisce Botta e assicura che, in realtà, gli occhiali li ebbe lui da Pierino Maffia e che se oggi sono in mano a Botta è perché « mi disse che era in procinto di aprire un museo storico, ma il museo è rimasto sulla carta e ora Botta si permette pure di attribuirsi la proprietà degli occhiali».

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