Gli puntano la pistola addosso
Ma non cede. E il rapinatore fugge

Cantù Asnago, colpo fallito al Bar Station

Poi l’inutile inseguimento

Si è visto puntare contro la pistola una, due, tre, quattro volte. In piazzale della Stazione, all’altezza del civico 4, dall’altra parte della pesante porta a vetri d’ingresso del Bar Station, c’era un uomo armato con il volto coperto da sciarpa, cappello e occhiali. Un rapinatore arrivato in anticipo, quando il bar tabacchi edicola di Cantù Asnago era ancora chiuso: alle otto mancava infatti ancora una manciata di minuti.

Rocco Paternò, nella sua domenica di lavoro appena iniziata, stava sistemando i giornali. Si è abbassato di qualche decina di centimetri , appiattendosi dietro il bancone, per mettersi al riparo dai possibili proiettili. Ha preso il cellulare, ha provato a chiamare i carabinieri. Il rapinatore ha cercato di sfondare il vetro con il calcio della pistola. Non riuscendoci, ha deciso di desistere e di andarsene. Ed è stato allora che il barista è uscito all’inseguimento. Ma non è riuscito a fermare il bandito.

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