I falsari ora puntano ai due euro
Ecco come riconoscere i tarocchi

Dopo le banconote da venti euro, a Cantù arrivano anche le monete fasulle

I distributori automatici non le accettano, ma sono quasi identiche a quelle vere

Dopo i venti euro tarocchi, arriva l’ondata delle monete da due euro fasulle.

Non funzionano nei distributori automatici, impossibile pagare la sosta per il parcheggio o comprare le sigarette nei tabaccai self-service.

Alcuni edicolanti però, ormai avvezzi a monete e banconote truccate, li restituiscono al mittente.

Ma queste monete finte sono praticamente identiche, per riconoscerle servirebbe una lente.

Queste sono monete davvero simili a quelle del conio italiano, con il profilo di Dante Alighieri.

Solo il metallo è un po’ più scuro, il rilievo sembra mangiato, semplicemente usurato.

La differenza si vede meglio sull’altra faccia della moneta, il blocco centrale tondo di nichel e ottone non è della misura esatta, l’incastro non è perfetto.

Anche i bordi esterni che dovrebbero essere composti di rame e nichel sono poco più grossolani. Lo spessore invece è meno zigrinato.

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