I familiari di Molteni presentano il conto
«Otto milioni di euro come risarcimento»

Il processo per l’omicidio di Carugo

Otto milioni di euro di risarcimenti: è la somma delle richieste avanzate nel corso dell’udienza di ieri dalle parti civili, cioè dai parenti stretti di Alfio Molteni, l’architetto freddato sul cancello di casa nel mese di ottobre del 2015, delitto per il quale la scorsa settimana era già stata condannata a vent’anni l’ex moglie Daniela Rho. In Corte d’Assise va in scena il processo a carico di Alberto Brivio, 50 anni, commercailista di Inverigo, accusato di avere condiviso con la vedova il ruolo di mandante del delitto, Vincenzo Scovazzo, 56 anni, accusato di avere sparato, e Giovanni Terenghi, 59 anni, investigatore privato di Molteno, nel Lecchese, cui la Procura contesta i reati di stalking, incendio e calunnia. «Per il mio assisistito - ha esordito ieri nel corso della sua arringa Paolo Camporini, che con la collega Francesca Beretta condivide la difesa di Terenghi - sussiste una questione dirimente: se non è provata la sua consapevolezza non può esserci colpevolezza». I due legali hanno invocato per Terenghi l’assoluzione, al termine di una udienza che, come detto, aveva visto sfilare il folto parterre dei difensori di parte civile. Nel dettaglio: tre milioni ha chiesto l’avvocato Daniela Figini per il figlio primogenito di Molteni e per sua madre, nonché prima moglie dell’architetto, comprensivi di un ulteriore mezzo milione a carico dell’imputato Terenghi; un milione di euro a titolo di provvisionale, cioè immediatamente esigibile prima di un eventuale ulteriore procedimento civilistico, ha invocato l’avvocato Ivana Anomali per il fratello e per l’anziano padre di Molteni («menti diaboliche e criminali», così l’avvocato Anomali ha definito la coppia Brivio Rho); infine tre milioni di euro ha chiesto l’avvocato delle bimbe dell’architetto, il legale Giovanni Ceola, dagli imputati Scovazzo e Brivio, e ulteriori 400mila da Terenghi.

Il processo si avvia alla conclusione. La prossima settimana toccherà prima all’arringa degli avvocati Marco Turconi e Luca Valaguzza per Scovazzo, quindi a quella di Aldo Turconi, il penalista che assiste Brivio. Sugli imputati pende una richiesta pesantissima, formulata dal pm Pasquale Addesso la scorsa settimana al termine di una requisitoria fiume: la Procura ha invocato per i due principali imputati un doppio ergastolo, con isolamento diurno di tre mesi.

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