Il decreto “Rilancio”
Aiuti a imprese e famiglie

Una manovra bis da 55 miliardi. Leggi il testo qui sotto

Di fatto è una manovra bis da 55 miliardi il decreto “Rilancio” varato il 13 maggio dal governo.

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GLI INTERVENTI PER LE IMPRESE

È previsto un taglio dell’Irap, con la cancellazione della rata di giugno (saldo e acconto) che riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di fatturato.

Per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto per le piccole imprese fino a 5 milioni di fatturato, c’è un indennizzo proporzionale alle perdite di fatturato subite ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019.

Bollette più leggere favore di piccole e medie imprese per tre mesi, grazie a una rimodulazione delle componenti fisse della bolletta. Un taglio che vale 600 milioni.

Nel testo c’è anche un doppio meccanismo di sostegno pubblico alle imprese. Per quelle sopra i 50 milioni di euro, l’operazione sarà attuata attraverso “Patrimonio destinato” di Cassa Depositi e Prestiti, per le imprese da 10 a 50 milioni dovrebbe applicarsi il meccanismo del “Pari Passu” che prevede una ricapitalizzazione con fondi anche statali.

GLI INTERVENTI PER LE FAMIGLIE

Raddoppia il bonus baby sitter (che passa dai 600 ai 1200 euro e fino a 2000 euro per sanitari e forze dell’ordine) che si potrà usare anche per pagare i centri estivi. In alternativa si potranno usare i congedi parentali fino a 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore a 12 anni con una retribuzione pari al 50%.

Fino alla fine dell’emergenza, i genitori con figli fino a 14 anni potranno proseguire con lo smart working. Per quanto attiene la legge 104 a maggio e giugno si ampliano i giorni di permesso per chi ha persone con discapacità all’interno del nucleo famigliare.

Sono sospesi fino al 16 settembre i versamenti per le ritenute dell’Iva, dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito cali del fatturato. Sospensione anche dei pignoramenti su stipendi, salari e pensioni effettuati dall’agente della riscossione fino al 31 agosto. Sospensione dei pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento fino al 16 settembre.

Approvato anche il reddito di emergenza per quelle categorie lasciate fuori dagli altri aiuti per l’emergenza coronavirus nel decreto rilancio approvato dal governo Conte per tutelare quei lavoratori esclusi dagli attuali sussidi. Si eroga in due quote con una somma che oscilla dai 400 agli 800 euro e con domande da presentare all’Inps entro giugno.

TURISMO E BONUS

Per supportare il comparto del turismo nel decreto rilancio nel testo definitivo vengono confermate novità annunciate come il bonus vacanze, ovvero un credito di 500 euro per ogni nucleo familiare con figlio a carico e con Isee non superiore a 40mila euro per la fruizione di servizi usufruiti nelle imprese turistico ricettive nostrane.

Per il sostegno al turismo arriva anche la cancellazione della prima rata dell’Imu 2020 per gli alberghi e gli stabilimenti balneari, a patto che proprietario e gestore coincidano. Fino al 31 ottobre non si pagano gli spazi aggiuntivi necessari ai gestori per rispettare il distanziamento sociale.

C’è anche il bonus bicicletta, con incentivi per l’acquisto di biciclette o monopattini. Previste riduzioni anche per l’abbonamento per il trasporto locale.

LAVORATORI STAGIONALI, COLF E BADANTI

A colf e badanti è riconosciuta un’indennità mensile di 500 euro, sempre e quando non convivano con il datore di lavoro e non abbiano beneficiato di altre indennità. Per i lavoratori domestici, come anche per i braccianti, via libera alle regolarizzazione, con uno scudo per chi presenta l’istanza sempre e quando non sia stato condannato in via anche non definitiva per reati di favoreggiamento all’immigrazione, sfruttamento della prostituzione o lavoro minorile.

Nel decreto si accorceranno i tempi per la Cig (altre 9 settimane) e anche per la casseintegrazione in deroga, che non passerà più dalle Regioni ma direttamente dall’Inps. L’istituto di previdenza sociale in 15 giorni dalla domanda erogherà un anticipo del 40% dell’assegno.

Il bonus 600 euro rimane tale ad aprile nel testo definitivo del dl rilancio. A maggio ci sarà un bonus di 1000 euro per i liberi professionisti titolari di partita Iva che hanno perso almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e per i co.co.co che hanno terminato il rapporto di lavoro.

ECOBONUS

Per rilanciare l’edilizia entra il tanto atteso ecobonus al 100%. Si tratta di un superbonus al 110 per cento per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica che potrà prendere la forma di uno sconto in fattura. L’ecobonus e il sismabonus al 110 per cento sono ammessi solo nel caso in cui gli interventi finanziati garantiscano un miglioramento di due classi energetiche da dimostrare mediante attestato di prestazione energetica.

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