Il disastro dell’idrovolante
Arriva il perito di Thyssen

Sarà l’ingegner Massimo Bardazza, già consulente anche per la strage di Erba, ad affiancare gli inquirenti nell’indagine sull’incidente

Il superperito aiuterà a capire le cause della tragedia dell’idrovolante.

L’ha nominato ieri mattina il sostituto procuratore della Repubblica di Lecco Cinzia Citterio, titolare del fascicolo d’inchiesta sull’incidente aereo nel quale, lunedì poco prima di mezzogiorno, hanno perso la vita il pilota comasco Pietro Brenna, 33 anni, e i coniugi Francesco Gianola, 72 anni, e Adele Croci 68, residenti ad Abbadia Lariana.

Si tratta dell’ingegner Massimo Bardazza , già consulente per la strage di Erba e poi per alcuni sopravvissuti del rogo della Thyssen, che affiancherà gli inquirenti e i tecnici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo nelle indagini avviate per far luce sulle cause dello schianto al suolo del Cessna 172 “Skyhawk” dell’Aero Club di Como, precipitato sopra l’abitato di Premana, in un’area boschiva impervia all’altezza di località Forni.

Al momento, ogni ipotesi resta aperta: quel che è certo è che testimoni hanno visto il Cessna volate a bassissima quota, prima di schiantarsi. Per un malore del pilota? Un guasto del mezzo? Un errore di valutazione. Solo i risultati dei rilievi tecnici saranno in grado di dare una risposta ai quesiti degli investigatori, i carabinieri della Compagnia di Lecco affiancati dai vigili del fuoco del Comando provinciale più gli esperti dell’Agenzia nazionale sicurezza del volo, che svolgeranno una loro inchiesta.

Intanto, ieri è stata una giornata di gran lavoro per il recupero dei resti del velivolo.

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