Cronaca / Como città
Giovedì 27 Febbraio 2014
Il fiscalista non frodò l’erario
Corbella prosciolto dal giudice
Era finito sotto inchiesta dopo la denuncia di una ex collaboratrice
La sentenza in udienza preliminare 7 anni dopo l’avvio dell’inchiesta
Como
Sette anni di inchiesta, quattro udienze, migliaia di pagine tra accusa e difesa per giungere, ieri mattina, al proscioglimento richiesto dallo stesso pubblico ministero.
Luigi Corbella, commercialista comasco molto noto in città, già in quota An e Pdl, già alla guida del collegio sindacale di Villa Erba, della Como Servizi Urbani e della Canturina servizi, è stato prosciolto dall’accusa di aver frodato il fisco - nel 2007 - attraverso alcune fatture considerate (almeno fino a ieri) false dalla procura cittadina e dalla guardia di finanza.
L’intera vicenda aveva preso il via dopo che Piera Galli, una libera professionista, ha denunciato il commercialista con studio in via Recchi a Como accusandolo di aver emesso false fatture a lei intestate per un valore complessivo di 50mila euro, fatture che - nell’ipotesi accusatorie - sarebbero servite per alleggerire la pressione fiscale a carico dello stesso Luigi Corbella, ma che sarebbero state riferite a operazioni inesistenti.
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