Il ministro Toninelli:
«Cellulare al volante? Patente ritirata»

Smartphone e sicurezza sulle strade. Il governo preannuncia un «giro di vite» e sta pensando a misure più severe per chi si ostina a parlare con il cellulare in mano mentre guida.

La situazione del far west al volante è infatti sempre più fuori controllo, tanto che l’Istat tra le prime cause degli incidenti stradali segnala la distrazione che, in crescita esponenziale, è sempre più spesso dovuta all’uso scorretto dei cellulari per parlare e stare sui social, leggere e mandare sms, da guidatori incuranti delle conseguenze di questa abitudine fuorilegge. Nell’ultimo anno, secondo il report dell’Istituto nazionale di statistica dedicato alla sicurezza stradale, sono state quasi 150mila le contravvenzioni scattate per questo tipo di infrazione alle norme sulla circolazione.

«Penso sia giunto il momento di valutare qualche intervento nel Codice della strada sull’uso degli smartphone alla guida», ha annunciato Toninelli rispondendo in audizione al Senato: «Penso sia il momento di inasprire qualche sanzione», aveva aggiunto il ministro sottolineando anche la necessità di fare cultura della prevenzione contro questa piaga.

Nella giornata di domenica 12 agosto, Toninelli è stato ancora più esplicito e tornando sul tema ha precisato che «stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni» per chi usa lo smartphone mentre sta guidando, «fino all’eventualità del ritiro immediato della patente».

In base alle tabelle dell’Istat, tra le prime cause degli incidenti, ci sono la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). I mesi estivi, inoltre, si confermano quelli con il maggior numero di incidenti mortali. Maggio, giugno e luglio, hanno picchi di oltre 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Ad agosto si verificano gli incidenti più gravi, con due morti ogni 100 incidenti. Le violazioni più sanzionate riguardano l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza, come le cinture, e l’uso del cellulare alla guida.

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