Il papà che imbianca l’asilo resta solo
«Gesto spontaneo, niente grazie»

Il presidente Ballabio interviene sul caso dell’unico volontario nella struttura privata: «Noi facciamo il nostro lavoro e siamo pronti ad aprire, le polemiche le lasciamo al popolo»

«Se voglio ringraziare il papà che da solo si sta occupando dell’imbiancatura della scuola? No, non sono abituato a queste cose. Dalla gente non mi aspetto assolutamente nulla. Se lui ha voglia di fare qualcosa per l’asilo, io non mi sento in obbligo di ringraziarlo».

È chiara la posizione di Giuseppe Ballabio, presidente dell’Asilo Vidario, l’unica scuola dell’infanzia - privata - di Alzate. Dove, in questi giorni, si è parlato per la situazione particolare in cui si è trovato il povero Emiliano Pensabene, 44 anni: l’unico papà che, senza prolungare le ferie con la famiglia, si è presentato come volontario per i lavori di imbiancatura.

Ballabio, all’inizio, prova a trincerarsi dietro un «no comment». Ma poi non riesce a nascondere quello che pensa. Sembra dispiaciuto, se non almeno in parte innervosito, per la curiosa vicenda che riguarda l’asilo di Alzate

E, dopotutto, allo stesso presidente non sarebbe spiaciuto che anche altri genitori si facessero avanti. Non solo i papà. «Che sono 156 - dice - se contiamo due genitori per ogni famiglia, arriviamo a 312. Poi ci sono anche i nonni. Qualcuno di loro, in passato, aveva aiutato. Vede? Il bacino dove andare a pescare è anche molto più ampio. Ma, ad ogni modo, noi siamo pronti per aprire. La gente può pensare quello che vuole».

Intanto, Pensabene ha continuato a lavorare da solo. «Dovessero presentarsi fuori dall’asilo dei volontari, bene - aggiunge Ballabio - ma noi non chiederemo nulla. I genitori hanno pagato il materiale scolastico».

Ma questo papà che si è presentato, ad agosto? «Non è colpa di nessuno se si è ritrovato solo - prosegue Ballabio - del resto con il volontariato è così. Due o tre, o in questo caso uno, si danno da fare. Gli altri un po’ meno. Non mi stupisce perché è così anche altrove. Anche nei gruppi sportivi c’è chi traina. Poi, finché va tutto bene, non se ne parla».

D’accordo, ma perché alla chiamata dell’asilo ha risposto solo lui? «Secondo me, chi deve convincere qualcuno a lavorare gratis per la scuola - prosegue il presidente - sono le insegnanti. Con il loro savoir-faire, devono coinvolgere».

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