Il sindaco e gli studenti
ricordano le vittime delle foibe

Sfilata sotto la pioggia per non dimenticare le vittime della violenza

Como

«La nostra unica colpa era quella di essere italiani e di voler essere liberi. Abbiamo pagato un alto contributo di sangue e adesso siamo qui a testimoniare la nostra storia affinché possa diventare patrimonio di tutto il popolo italiano».

Con queste parole Luigi Perini, presidente dell’associazione Venezia Giulia Dalmazia, durante la cerimonia per la giornata del ricordo che si è svolta ad Albate, ha voluto commemorare le 10mila vittime delle foibe e i 350mila esuli Istriani, Fiumani e Dalmati costretti a lasciare le loro terre tra il 1943 ed il 1947. Parole di monito per un futuro di pace e immune dai pregiudizi etnici, condiviso anche dal sindaco Mario Lucini: «Un abominio».

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