Morto dopo la lite con la moglie
La donna esce dal carcere

Il giudice accoglie la richiesta dei difensori: la vedova già a casa. Un testimone al 118: «L’ha ucciso lei»

Esce dal carcere Youniar Nolazco, 38 anni, arrestata domenica sera con l’accusa di omicidio preterintenzionale perché considerata responsabile della morte del marito,Mauro Battistella, sessantenne ex tipografo in pensione, stroncato da un malore proprio durante una violenta lite con la moglie.

Il giudice delle indagini preliminari, questa mattina, ha accolto l’istanza degli avvocati difensori della donna, i legali Miriam Antonaci e Jacopo Moioli; in realtà Youniar Nolazco si è avvalsa della facoltà di non rispondere scegliendo di non fornire al magistrato la sua versione dei fatti sulla lite di domenica sera in via Rienza. Il giudice ha convalidato l’arresto, ma contestualmente ha anche deciso di rimettere la donna in libertà senza neppure disporre i domiciliari, come richiesto dalla Procura. Sufficiente, per la decisione del giudice, è stato l’esito dell’autopsia sul corpo di Battistella: il medico legale ha infatti stabilito che la morte è avvenuta per cause naturali, anche se probabilmente il malore è stato provocato dallo stress legato alla lite. L’assenza, però, di un nesso causale con le botte che la moglie avrebbe dato al marito nel corso della discussione, ha convinto il giudice a non applicare alcun provvedimento restrittivo.

Di fronte agli esiti dell’autopsia perde d’importanza, dal punto di vista investigativo, la telefonata giunta al 118 la sera della tragedia.

Mancano pochi minuti alle 19 quando, alla centrale operativa del 118, viene girata una richiesta di soccorso proveniente da via Rienza 50. E quella che si avvia a chiudersi come una domenica quasi di routine, si trasforma improvvisamente: «L’ha ucciso... è per terra, non parla. L’ha ucciso lei».

Ma questa telefonata potrebbe non aver alcun significato, nell’inchiesta, visti i primi esiti dell’autopsia sul corpo di Mauro Battistella.

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