Imbrattata la chiesa
appena ristrutturata

A Viganò scritte ingiuriose sui muri del luogo di culto Un altro danneggiamento a Monticello, al parco Unicef

Vandali, e pure sgrammaticati. Giovedì sera, probabilmente a ridosso dell’ora del coprifuoco, qualcuno ha tratteggiato con dello spray nero una scritta ingiuriosa sul muro della chiesa parrocchiale di San Vincenzo. Una scritta ambigua, che sembra prendersela con il Covid ma non chiarisce il pensiero dell’autore su fumo e droga, a cui potrebbe inneggiare o potrebbe anche condannare. Il problema è che l’ha fatto imbrattando la parete di un edificio religioso completamente ristrutturato e rimesso a nuovo da pochi mesi, e sbagliando pure i termini inglesi, il che la dice lunga sul grado di istruzione di chi scrive. Che, se individuato, rischia una denuncia per danneggiamento, e forse una pure per violazione delle norme sul coprifuoco notturno. Fatto sta che questo atto incivile ha suscitato parecchia indignazione in paese, ed è anche stato commentato dal sindaco Fabio Bertarini con un commento lapidario: «Cervello bruciato». Proprio Bertarini ha sempre avuto un atteggiamento duro e di scarsa tolleranza per i vandali e gli incivili, tanto da essere forse il primo sindaco lecchese a vietare in alcune zone del paese il consumo di cibo o addirittura di sedersi sui marciapiedi, misure esplicitamente volte a impedire nelle serate estive e primaverili i raduni dei ragazzi che bighellonano nei parcheggi o in alcune vie e lasciano rifiuti in giro oltre che disturbare i residenti. Proprio a Viganò un paio di mesi fa era stata danneggiata la targa dedicata al giudice Falcone che si trova nel giardino della scuola primaria, e che era stata inaugurata un paio d’anni fa in occasione della piantumazione dell’albero di Falcone da parte dei bambini di quinta.

Quello di Viganò non è stato l’unico episodio di vandalismo nel casatese, perché anche a Monticello se n’è registrato qualcuno, in particolare al parchetto Unicef vicino al cimitero. Qui una altalena già rovinata dal tempo è stata divelta e buttata a terra, ed anche una panchina è stata praticamente distrutta. I giochi erano stati donati tempo fa al Comune dall’Avam, l’associazione che si occupa dell’isola ecologica. Un altro episodio di vandalismo è avvenuto poco distante, in via Rossini, la cosiddetta strada panoramica, dove una panchina è stata divelta e distrutta vicino alle serre. Potrebbe trattarsi degli stessi vandali, vista la vicinanza fra i due posti

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