In 500 per l’ultimo saluto
ad Andrea a Cermenate

Grande commozione, striscioni e le note di De Gregori ieri al funerale del calciatore Rinaldi, di appena 19 anni, al campo sportivo. Presente il Legnano al completo, rappresentanti dell’Atalanta e Bastoni dell’Inter. Il coro dei Boys Lilla: «Uno di noi»

«Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia», canta Francesco De Gregori nella sua “La leva calcististica della classe ‘68”, e su queste parole, tra lacrime e applausi, il feretro di Andrea Rinaldi, il calciatore di 19 anni venuto a mancare lo scorso lunedì a causa di un aneurisma cerebrale che l’ha colpito mentre si allenava nel giardino di casa, ha lasciato ieri il centro sportivo comunale, dove si sono celebrati i funerali del giovane.

Quattrocento le persone che hanno potuto assistere alla cerimonia sul campo di calcio, in piedi sui cerchi di vernice disegnati sull’erba per rispettare le distanze, quello stesso dove Rinaldi, a sei anni appena, aveva tirato i primi calci. Un altro centinaio di persone, che le normative di sicurezza ha tenuto fuori, ha seguito la funzione dalla strada, con il paese sospeso per l’ultimo addio, proclamato il lutto cittadino.

Persino la pioggia pare aver atteso la fine della cerimonia. In prima fila, schierata, la squadra del Legnano, che aveva arruolato il diciannovenne dallo scorso agosto. I lilla hanno voluto ricordarlo per sempre ritirando la sua maglia, la numero 8, che nessuno potrà mai più indossare. I tifosi hanno preparato uno striscione, appeso alle gradinate, con la frase “Se non lotti per ciò che desideri, non piangere per ciò che perdi”, un motto che Andrea Rinaldi aveva utilizzato sui social e che ben descriveva la sua caparbietà, l’impegno per raggiungere gli obiettivi che si era prefissato nello sport e nella vita.

Accanto c’è quello dei coetanei di Cermenate, “Il ricordo unisce ciò che la vita ha diviso”. Presente anche l’Atalanta, la squadra che l’ha cresciuto nella propria Primavera, con l’allenatore della stessa Massimo Brambilla, il tecnico della Berretti Stefano Lorenzi e il segretario generale del settore giovanile David Colciaghi. E poi il giocatore dell’Inter Alessandro Bastoni, anche lui proveniente dal vivaio della Dea. Tra i volti addolorati ci sono poi ex compagni del Monza, del Como, del Busto Arsizio e ovviamente della Virtus Cermenate. I tifosi del Legnano hanno deciso di restare fuori, e hanno salutato Andrea al passaggio del carro funebre, diretto verso il cimitero scortato solamente dai familiari, perché il sindaco Luciano Pizzutto, con un’ordinanza, ha chiuso il camposanto fino alle 21, per evitare assembramenti. «Uno di noi, Andrea uno di noi», il coro.

Silvia Cattaneo

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