Incidente a Gera: «È inverosimile che possa essere finito contro il camion»

I genitori di Erwin Bazzi, che viveva a Nuova Olonio, si sono rivolti all’avvocato Michele Cervati per avere l’assistenza legale. È necessario fare luce sulla dinamica del tragico incidente di lunedì mattina, costato la vita al quarantenne

In attesa della celebrazione delle esequie di Erwin Bazzi, in programma venerdì a Nuova Olonio, i genitori si sono rivolti all’avvocato Michele Cervati per avere l’assistenza legale.

È necessario fare luce sulla dinamica del tragico incidente di lunedì mattina, costato la vita al quarantenne di Vestreno alle 5.30, sul rettilineo del Ponte del Passo, a Sorico, e trovare qualche testimone che possa aiutare a ricostruirla.

«Ho dato incarico all’anatomopatologo Giovanni Scola di Como di assistere all’autopsia eseguita dal medico legale Giancarlo Butti su incarico del pm Alessandra Bellu della Procura della Repubblica di Como. - spiega Cervati -. Mentre l’ingegner Furio Romualdi di Sondrio si è recato sul posto per la perizia cinematica per cercare di capire la dinamica dell’incidente».

Un primo punto fermo c’è: «Il decesso – continua Cervati – è stata conseguenza del violento impatto contro il camion. Non ci sono segni di caduta, quindi è stato escluso anche un eventuale malore. Non concordo con la prima dinamica che è stata abbozzata. È impossibile che Erwin abbia urtato il camion fermo su un rettilineo di oltre due chilometri. L’incidente è avvenuto a tre minuti dalla partenza da casa. Qualcosa non torna. Se c’è qualche testimone, si faccia avanti per aiutare le forse dell’ordine a chiarire tutti gli aspetti».

Erwin Bazzi era un motociclista esperto che aveva fatto gare e esibizioni in pista e l’avvocato Cervati ribadisce: «È inverosimile che possa essere finito contro il camion. Oltre che l’esperienza – afferma – anche dalle fotografie pubblicate dai media è incompatibile la dinamica ipotizzata. Forti dubbi ci sono anche sull’eventuale velocità: abitava a 500 metri».

Il giovane papà, che da cinque anni ormai viveva con la compagna ed i due piccoli figli a Nuova Olonio ed avrebbe dovuto sposarsi a settembre, è morto sul colpo nell’impatto tra la sua Suzuki Gsr 600 con l’autoarticolato mentre si stava recando a Lugano, dove lavorava come piastrellista, facendo il pendolare sul tragitto.

Oltre alla sua famiglia, lascia inoltre il papà Fiorentino, la mamma Angela e la sorella Monia che sono stati raggiunti dalla terribile notizia nella prima mattinata di lunedì.

© RIPRODUZIONE RISERVATA