Infermieri e Oss, già 150 sono malati
«Stremati, ma nessuno si tira indietro»

L’Ordine professionale: «Eroi? Noi preferiamo essere considerati professionisti seri»

Cento infermieri e cinquanta operatori socio sanitari di Como sono rimasti contagiati dal Covid durante il loro lavoro. I numeri, che rischiano di essere in difetto, sono in costante aggiornamento da parte dell’Opi, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Como.

«I miei colleghi - conferma Monica Trombetta, consigliere dell’Ordine - sono stremati. Ricevo quotidianamente decine e decine di telefonate, così come gli altri consiglieri, di infermieri e Oss stanchi, ma che nonostante la paura del contagio, lo stress, la tristezza accumulata in questo mese non si tirano indietro». Un mese che sembra quasi una vita, per chi lavora negli ospedali presi quotidianamente d’assalto da pazienti positivi al virus.

«Noi arriviamo da una situazione, in termini numerici, che era ai minimi storici - spiega ancora Monica Trombetta - Certo, si rispettano gli standard regionali, ma questi risalgono a 22 anni fa. Nel frattempo sono cambiate le patologie, i fabbisogni, i numeri. Quella proporzione prevista allora tra infermieri, oss e pazienti non ci può più stare».

Il Sant’Anna recentemente ha assunto 130 infermieri tutti a tempo indeterminato. Ma non basta. Anche perché sempre più professionisti si stanno ammalando e - al netto dei problemi di salute - si fatica a coprire i turni. Eroi, li chiamano tutti: «All’inizio magari poteva far piacere, ma è meglio essere considerati professionisti seri che eroi. E, soprattutto, sarebbe bello che, dopo, non ci si dimenticasse in fretta di noi».

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