Influenza o Coronavirus?
Ecco quel che sappiamo

Il Covid-19 fa paura perché è un ceppo mai identificato. L’80% dei contagiati guarisce senza cure speciali. Fondamentale l’igiene

«Ma come faccio a sapere se ho l’influenza o il Covid-19?». Da alcuni giorni la domanda corre davvero veloce di bocca in bocca, lasciando spazio - purtroppo - anche alle risposte più fantasiose. A scanso di equivoci, diciamo subito che solo e soltanto gli esami di laboratorio possono confermare o meno di aver contratto il Coranavirus, per il semplice fatto che il Covid-19 è un virus respiratorio che appartiene ad una vasta famiglia di virus conosciuti per provocare una serie di malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), di cui forse abbiamo tutti memoria.

Perché fa così paura?

Il Covid-19 (che in realtà non è il nome del virus, ma della malattia provocata dal virus Sars-CoV-2, già denominato 2019-nCoV) fa paura soprattutto perché è un ceppo mai identificato nell’uomo prima della sua comparsa a Wuhan, in Cina, nello scorso dicembre. È considerato il «fratello» di quello che ha provocato la Sars, anche se non è lo stesso virus. Quanto a perché sia comparso, la risposta è ancora al vaglio dei ricercatori, impegnati a identificare la fonte dell’infezione. Va detto che i Coronavirus sono stati scoperti a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Ad oggi sono 7 i Coronavirus che hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo.

Sintomi certi non ce ne sono

Per quel che si è scritto finora, è facile capire che non esistono sintomi specifici per la malattia che la caratterizzano rispetto all’influenza. I sintomi sono sostanzialmente simili e consistono in tosse, febbre e raffreddore, ma, in alcuni casi, si possono registrare sintomi più severi, quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente il virus può essere fatale. Influenza e la «nuova Sars» sono tuttavia causati da virus differenti, ecco perché, in caso di sospetto Covid-19, è necessario effettuare gli esami di laboratorio per confermare la diagnosi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i sintomi sono generalmente lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa una persona su 6 con Covid-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%.

Come avviene il contagio?

Anche se sono ancora in corso studi per comprendere meglio le modalità di trasmissione, la nuova Sars, si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La principale fonte di contagio sono le goccioline del respiro delle persone infette tramite, ad esempio, la saliva, (tossendo e starnutendo); i contatti diretti personali; le mani, toccando ad esempio con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Si stima attualmente che il periodo di incubazione vari fra i 2 e gli 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Cosa fare per difendersi?

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Ci si dovrebbe lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare un disinfettante per mani a base di alcool (con una concentrazione di alcool di almeno il 60%). Sulle superfici, il virus sopravvive alcune ore. È bene infine mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre.

Il gran ballo delle mascherine

Infine, le mascherine. Sono o non sono da mettere? L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetta di aver contratto il nuovo Coronavirus e si abbiano sintomi quali tosse o starnuti o se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus (per un recente viaggio in Cina e per via dei sintomi respiratori). L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.

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