Insulto razzista al medico a Cantù
Arosio: «Non condanno la signora»

Il sindaco sul rifiuto di farsi visitare dal dottore nero: «Ognuno ha la sua sensibilità. A una certa età forse non si sentiva pronta, va accettato»

Dopo che la vicenda di Andi Nganso, il giovane medico di origine camerunense che domenica sera si è sentito dire da una paziente «io non mi farò mai toccare da un medico negro», è diventata di pubblico dominio, se ne discute ormai a livello nazionale.

E non si contano le manifestazioni di solidarietà che gli sono state rivolte, anche da esponenti della Lega, come il deputato Nicola Molteni. Il sindaco Edgardo Arosio, che solitamente dà voce a un Carroccio moderato, stavolta si trasforma in voce fuori dal coro, e la propria vicinanza la dimostra alla donna che ha rivolto quelle parole: «Io non la condanno. Quella signora, anche di una certa età, ha il diritto di poter essere seguita da chi desidera, a maggior ragione in una sfera intima quale quella della salute. Evidentemente non era ancora pronta».

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