Inverigo piace in tv
E anche a Luxuria

Frotte di turisti dopo la fiction “Una grande famiglia”

Tra gli “aficionados” anche vip dello spettacolo

La battuta pronunciata da un personaggio della fiction che proprio non s’è mandata giù è: «Guarda che questa è Inverigo, non New York».

No, non è New York, eppure il paese sembra essersi ritagliato un bel tassello di notorietà grazie alla fortunata fiction della Rai “Una grande famiglia”. E la dinastia dei Rengoni potrebbe fare anche il tris, riportando qui le telecamere per altre riprese.

L’ultima delle otto puntate della seconda stagione è andata in onda giovedì sera, e il bilancio è da vero e proprio caso televisivo. Milioni di telespettatori incollati al video (una media di sei con punte di sette), ben oltre il 20% di share. Merito di un cast affiatato, con Riccardo Milani dietro la macchina da presa e poi Alessandro Gassman, Stefania Sandrelli, Gianni Cavina, Stefania Rocca a dar vita a colpi di scena, segreti, drammi. Tra amori contrasti, faide famigliari, tradimenti e figli contesi.

«Tutti affabili e gentili - li racconta il sindaco Angelo Riboldi – tanto che alla fine delle riprese hanno voluto fare un brindisi a La Vignetta tutti insieme».

Anche questa volta, come nella prima serie, le riprese hanno immortalato piazza del mercato, il santuario di Santa Maria della Noce, viale dei cipressi, e l’area delle cascine all’interno della ex-Victory. Poi Poliform, imprenditori veri che già misero a disposizione la propria azienda, che sullo schermo “recita” la parte di quella dei Rengoni.

Il nome di Inverigo viene ripetuto spesso durante ogni puntata, e qualche ritorno c’è stato: «Ci è stato raccontato che Vladimir Luxuria è stata vista in paese - rivela il sindaco - e, in un ristorante, ha ammesso di essere arrivata qui spinta dalla curiosità dopo aver visto gli scorci inverighesi nella fiction. Inoltre altri segnali indicano un certo interesse, visitatori che chiedono nei locali dove possono trovare ville e monumenti».

Non un caso che accada dopo i passaggi in Rai. «Pare più che probabile che venga proposta la terza serie – prosegue – e se così sarà noi saremo ancora disponibili».

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