Inverigo, castello Crivelli
torna al vecchio splendore

I lavori di restauro sono iniziati nel 2003 e per la villa dovrebbero concludersi entro l'estate del 2009. Il sindaco: "Prima di ogni decisione su cosa fare consulteremo i cittadini e le associazioni"

INVERIGO Fortificazione per difendersi dagli attacchi degli Ungari, nel decimo secolo, e poi residenza patrizia e villa di campagna. Un vero e proprio borgo che per secoli ha vissuto un’esistenza propria a autonoma, castello Crivelli. Le cui pietre secolari sono state accarezzate e calpestate da nobili e contadini. Oggi però, dopo aver patito i colpi inferti dallo scorrere del tempo e  dall’abbandono degli anni Settanta ai giorni nostri, quelle pietre tornano a essere attraversate soprattutto dalla bellezza. Quelle pietre su cui, dal 2003 in poi, stanno lavorando i professionisti della Agritrade srl, la società proprietaria, e che in piccola parte – circa 300 metri quadrati proprio nel castrum, la parte più antica – dovrebbero avere fruizione pubblica. Entro l'estate dell'anno prossimo i lavori per la ristrutturazione della villa dovrebbero concludersi, dopo sarà la volta dei lavori sul castrum.
Eterogeneità  è stata la parola d’ordine per questo recupero, negli ultimi quattro anni. Perché a castello Crivelli, a ogni passo, si viene accolti da un nuovo scenario, da nuovi stili, nuovi colori. Persino le fondamenta hanno dovuto subire processi differenti di risanamento e di consolidamento strutturale perché ogni pietra, ogni volta, ogni scala, ha una storia differente da quella che sta nella stanza accanto. E ogni pietra, ogni volta, ogni scala, prima d’essere spostata o modificata, è passata al vaglio della Sovrintendenza ai beni culturali.  Attraversare una porta, può significare attraversare quattro secoli.
Secondo convenzione, una parte del castrum avrà fruizione pubblica. E il sindaco Alberto Bartesaghi, a riguardo, spiega: «Prima di prendere qualsiasi decisione consulteremo la popolazione e le associazioni».

S. Cat.

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