Javier Zanetti a Cantù
«I ragazzi? Lasciateli divertire»

Il capitano dell’Inter ospite dell’Asd San Michele

Folla ed emozioni al campo sportivo di via Andina

Non capita spesso di vedere Javier Zanetti con una maglia diversa da quella nerazzurra dell’Inter, tatuata sulla pelle, e da quella albiceleste della sua Argentina.

È successo ieri sera quando ha alzato fra le mani la divisa granata dell’associazione sportiva San Michele, trecento tesserati spalmati su calcio, basket e pallavolo. Ed è stata un’emozione per tutti, anche per chi ambrosiano non è.

«Un capitano! C’è solo un capitano!» gridava a una sola voce il mini-stadio di via Andina, abituato ad ospitare al massimo i talentini del Levissima.

E Javier non si è negato all’abbraccio della folla. È arrivato a Cantù alle 19 grazie ai buoni uffici dell’imprenditore marianese Olivano Gottardi, unito a Zanetti da un’amicizia cementata dall’amore per l’Inter e dall’impegno per la Fondazione Pupi che regala ai bambini poveri d’Argentina la speranza di un futuro. A far da ponte tra i due mondi, quello patinato della serie A a quello più ruspante del dilettantismo, è stato Umberto Vercellini, storico dirigente del San Michele.

Sul giornale in edicola tutti i particolari dell’incontro.

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