Kyenge a Cantù, insulti razzisti

L’ultima offesa: «È una scimmia»

Sui profili Facebook dei leghisti Molteni e Brianza numerose offese grevi al ministro. Il deputato contesta la visita ma condanna le volgarità

Si alza la temperature in vista dell’arrivo in consiglio, domani sera, del ministro all’Integrazione Cécile Kyenge, in città per partecipare a un dibattito alla festa regionale del Pd che sta andando in scena al Bersagliere. Sulla sua bacheca Facebook il deputato Nicola Molteni non lascia spazio ai dubbi su quale sia la sua posizione: «Il tour filo immigrazionista della Kyenge fa tappa a Cantù in consiglio comunale. Una cosa è certa: io non porterò omaggio alla Kyenge. Non mi accoderò a quanti renderanno “omaggio” a un ministro la cui propaganda filo immigrazionista, basata sulla retorica buonista e ideologica dell’accoglienza senza regole tipica di quella sinistra condizionata da riflessi pavloviani e vittima del politicamente corretto incline allo smantellamento del reato di clandestinità, all’estensione della cittadinanza, alla giustificazione degli sbarchi, non condivido e anzi reputo dannosa e pericolosa per la tenuta sociale del Paese». Fioccano a decine i “mi piace” e persino i commenti nei quali il ministro viene anche definito «scimmia». Ma a porre un freno e a prendere le distanze dalle posizioni più becere è lo stesso Molteni: «Tutti i commenti e riflessioni che volete, ma niente insulti e volgarità. Noi contrastiamo le sue idee e la sua propaganda ideologica, non altro».

Stesso spettacolo sulla bacheca di Alessandro Brianza. Molti commenti hanno riferimenti all’ironica intenzione di passare dal fruttivendolo per procurarsi delle banane prima di andare in consiglio a manifestare la propria contrarietà. Ovvio il riferimento all’uscita del leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato ed ex titolare del ministero per la Semplificazione, che durante un comizio ha paragonato le fattezze della Kyenge a quelle di un orango.

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