La bimba morta a Cabiate
«Giocava, non aveva sintomi»

Tre ore tra la caduta della stufetta in testa e la chiamata al 112: le spiegazioni del giovane che la accudiva

«Giocava, era tranquilla, non aveva sintomi».

È questo, in estrema sintesi, quanto raccontato ai carabinieri dal ragazzo di 25 anni che accudiva la bambina di 18 mesi morta a seguito di un trauma cranico per una stufetta elettrica che le è caduta in testa. Il giovane, che è l’attuale compagno della madre, ha spiegato il motivo dei soccorsi chiamati solo alle 18, quando l’incidente era avvenuto tre ore prima.

In pratica, dopo la caduta della stufetta, attorno alle 15 la bambina ha pianto, ma poi si è tranquillizzata e ha iniziato a giocare. Dopo aver anche parlato con la madre, non sono stati chiamati i soccorsi. La piccola, poi, si è addormentata sul divano, ma al momento di svegliarla, il giovane ha notato un respiro pesante. E poi la bambina ha vomitato.

Il giovane ha quindi chiamato i soccorsi: erano circa le 18. Vano, purtroppo, il trasporto con l’elicottero all’ospedale di Bergamo. È stata disposta l’autopsia.

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