La coppia diabolica di Saronno
Sotto esame ottanta decessi
I casi sospetti potrebbero aumentare

Oltre al medico e l’infermiera l’inchiesta riguarda altre dodici persone

tra cui l’allora direttore sanitario, dottori e altre figure ospedaliere

Sarebbero un’ottantina le cartelle cliniche acquisite nelle ultime ore dagli investigatori rispetto a decessi avvenuti tra il 2011 e il 2016. Anche ieri, infatti, altri familiari di cari scomparsi, si sono recati in caserma manifestando i propri dubbi. Le morti sospette potrebbero, quindi, aumentare.

La maxi indagine, condotta dal nucleo operativo e radiomobile di Saronno, comandato dal luogotenente Salvatore Carrà, vede coinvolte a vario titolo, oltre alle due figure chiave, Leonardo Cazzaniga e la sua compagna, Laura Taroni, anche una dozzina tra dirigenti e personale medico della struttura sanitaria.

Le stesse persone che avrebbero comunicato agli infermieri dai quali erano arrivate le segnalazioni, che il comportamento tenuto dal medico finito in manette doveva ritenersi corretto e che non c’era alcun nesso causale tra i decessi delle vittime e il trattamento farmacologico ai quali erano state sottoposte.

C’è un passaggio piuttosto singolare di tutta la faccenda. Dopo le segnalazioni il direttore sanitario istituì una commissione medica interna che avrebbe dovuto compiere una serie di accertamenti e indagini per stabilire la bontà dei trattamenti.

In particolare sotto la lente di ingrandimento della commissione erano finiti otto casi.

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