La lettera sul cartello inganna
E il poeta scalza l’antica cascina

Via Porta anche sugli atti notarili rimanda al noto poeta milanese

Ma in realtà la “C” del toponimo indica lo storico casale dei Carcano

Nei cartelli stradali si legge via C. Porta. E subito, verrebbe di pensare, si tratta di una strada dedicata al celebre scrittore lombardo Carlo Porta, come si inizia a vedere scritto perfino in atti notarili.

E invece non del grande poeta in dialetto milanese si tratta, ma della via che conduce alla Cascina Porta. Per intenderci: quella che si può ammirare ancora in un grande ritratto presente anche nel municipio di villa Calvi, dove si confrontano ben quattro generazioni di merlettaie intente al tombolo.

Accanto alla cascina esisteva anche una villa padronale, con un parco ricchissimo di essenze pregiate. Per un certo periodo in quest’area venne realizzato anche un orfanotrofio femminile.

“Ville della Brianza”

Secondo Pier Fausto Bagatti Valsecchi, che ne ha scritto nel suo volume dedicato alle “Ville della Brianza” questo antico giardino era il più esteso di Cantù. Probabilmente faceva parte delle antiche proprietà della famiglia Carcano Del Monte, che possedeva ingenti beni immobili in tutta la zona. La famiglia Porta a cui fa riferimento il luogo è quella che entrò anche in possesso per acquisto della ex chiesa della Trasfigurazione, annessa al monastero di sant’Ambrogio: la scrittrice comasca Carla Porta Musa era imparentata con questo nucleo familiare radicato nella storia di Cantù. Quindi se mai si dovrebbe leggere non via “Carlo” Porta, ma via “Carla” Porta.

Dopo la Grande Guerra

Questo cartello ricorda un altro caso accaduto in città. Dopo la Prima Guerra Mondiale venne dedicato il largo oggi chiamato Adua in Pianella ad Angelo Cavallotti, tenente canturino dei Mitraglieri caduto nel 1918 sul fronte del Piave.

In molti documenti e carte si fa però confusione con il più celebre Felice Cavallotti poeta e scrittore morto in duello nel 1898. In questo luogo venne anche collocato provvisoriamente il monumento ai Caduti dello scultore Ernesto Bazzaro poi trasferito nella sede attuale di piazza Fiume.

Ad Angelo Cavallotti fu poi dedicata una traversa del vecchio viale delle Rimembranze, nel 1961 rinominato corso Unità d’Italia.n

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