La Sicilia, polemica per la movida
Ma in prima c’è Cantù

Protesta il deputato Molteni: «Subito la rettifica, non accetto la criminalizzazione dei nostri giovani». Il direttore Piraneo replica: «Nessun intento malevolo»

Che si tratti degli arresti avvenuti tra quanti volevano garantirsi il suo controllo, dei disagi lamentati dai residenti per la convivenza con l’ormai famigerato Mercoledrink o dei suoi irrequieti lastroni ballerini, ormai quando piazza Garibaldi finisce sui giornali non è mai per una buona notizia.

Persino quando capiti per puro caso. Come è successo ieri, visto che una foto del crinale campeggiava sulla prima pagina del quotidiano La Sicilia, sotto il titolo “Smascherati”, per presentare un lungo servizio sulla crescita dei contagi favorita dai comportamenti dei più giovani, poco avvezzi, appunto, a indossare la mascherina e favorire il distanziamento.

Una scelta che ha fatto infuriare il deputato cittadino Nicola Molteni: «Non è accettabile la criminalizzazione di Cantù e dei suoi giovani – ha scritto - e al contempo è un dovere dei giornalisti garantire la corretta informazione ai lettori de “La Sicilia”. Quindi il direttore rettifichi e chieda scusa».

Ma nessun accanimento, rassicura il direttore de La Sicilia Antonello Piraneo: «La foto d’archivio è simbolica dell’emergenza movida, che è uguale da Capo Passero al Brennero. Non a caso non era accompagnata da alcuna didascalia che specificasse il luogo: davvero non rilevava. Ci spiace che qualcuno possa avere letto nella scelta dell’immagine un intento malevolo che non ci appartiene, né in questa occasione né come linea editoriale».

(Silvia Cattaneo)

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