La tragedia sulle Alpi del Vallese
Morta anche la moglie di Mario Castiglioni

Cinquantanove anni, fondatore del “Montagna sport”, da anni guida alpina, Castiglioni è stato sorpreso da una bufera con altri 12 escursionisti sull’alta via per Zermatt. Cinque le vittime accertate, in mattinata la conferma del decesso anche della moglie Kalina Damyanova, di origine bulgara

Mario Castiglioni, 59 anni, comasco, guida alpina, noto in città anche per essere stato, anni fa, il fondatore dei negozi “Montagna sport”, risulta tra le cinque vittime (compresi tre cittadini italiani di Bolzano) di un incidente avvenuto nella notte tra domenica e ieri sulle montagne del Canton Vallese, ad un’altitudine di circa 3.200 metri, sopra la Val d’Arolla, lungo l’alta via che congiunge Chamonix a Zermatt.

Sua moglie, Kalina Damyanova, di origine bulgara, lei pure guida alpina, è stata dichiarata morta questa mattina, martedì 1° maggio, a poche ore dal recupero in quota e dal ricovero in ospedale.

Mario Castiglioni, la moglie e gli altri dodici escursionisti (parrebbe che i due gruppi procedessero a poca distanza l’uno dall’altro), avevano lasciato domenica mattina il rifugio in cui avevano trascorso la notte per proseguire il cammino su un percorso che, a quanto pare, Mario conosceva molto bene e che frequentava spesso assieme ai suoi clienti.

Un improvviso deterioramento delle condizioni meteo li avrebbe sorpresi ancora a una certa distanza dalla meta, cioè il rifugio Vignettes, costringendoli a trascorrere all’addiaccio la notte tra domenica e lunedì. L’allarme è scattato soltanto all’alba. Sembra che Castiglioni sia deceduto per primo, in conseguenza di una caduta mentre tentava di riprendere il sentiero per il rifugio. Gli altri decessi sono tutti conseguenza del grave stato di ipotermia.

Le vittime sono in tutto cinque. Insieme a Castiglioni e alla moglie - che da qualche anno si erano trasferiti a vivere in val di Muggio, in Canton Ticino - sono deceduti anche tre escursionisti italiani di Bolzano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA