La Ztl esiste solo sui cartelli
Dal 2007 telecamera spenta

Orby

La Ztl c’è ma solo sulla carta, o sulla segnaletica: la telecamera che dal 2007 dovrebbe farla rispettare, multando gli automobilisti privi di pass, non è mai entrata in funzione.

E anche la videosorveglianza è come se non ci fosse, il sindaco Paolo Furgoni promette di intervenire al più presto. L’inghippo che per molti aspetti vanifica le tanto attese misure di sicurezza dei cittadini, vittime di furti domestici e vandalismi, è venuto a galla in consiglio comunale.

Due interrogazioni rivolte al sindaco e alla giunta hanno dato luogo a uno scoraggiante dibattito, una firmata dal capogruppo della lista civica “Per Cernobbio” Matteo Monti riguardante i parcometri e le aree di sosta, l’altra presentata da Aldo Ferraris,capogruppo di “Mi piace Cernobbio”, riferita alla gestione e ai controlli nella zona a traffico limitato in gran parte nel centro storico tra la Riva, la chiesa di San Vincenzo e via Cavallotti.

Monti, in particolare, ha chiesto lumi sulla «funzionalità della telecamera posta a fianco dell’albergo Miralago per il controllo del varco d’accesso alla zona a traffico limitato», apparecchiatura che alla pari di quelle installate a Como dovrebbe essere abilitata a elevare contravvenzioni, anche senza presenza di agenti, a chi entra senza autorizzazioni.

Tra la generale sorpresa si è saputo che quell’impianto non solo non è ancora stato riconosciuto dal ministero, ma risulterebbe addirittura spento.

Parzialmente attive, ma poco affidabili in quanto dotate di poca memoria e carenti in fatto di sistema di visualizzazione, sono invece le telecamere poste in Riva per il controllo dell’imbarcadero, in piazza Mazzini per tenere d’occhio gli ingressi alla città, in largo Luchino Visconti per la salvaguardia del palazzo comunale e degli ingressi a Villa Erba, in viale Matteotti, a Piazza Santo Stefano per il controllo del centro civico, in prossimità della sede dei vigili, vicino al palazzetto dello sport e alla vasca voga.

Secondo Monti basterebbero 20mila euro per mettere tutto in ordine ma per l’attivazione delle apparecchiature all’ingresso della zona a traffico limitato vicino al Miralago il sindaco ha evidenziato non poche perplessità.

«Prima di installare un sistema elettronico per l’elevazione delle contravvenzioni - ha detto Furgoni in aula - dobbiamo stare bene attenti in quanto all’interno della Ztl ci sono una chiesa molto amata e frequentata anche da anziani e disabili oltre a un ambulatorio pediatrico. Non è possibile dare multe a profusione. Attendiamo sì l’autorizzazione ministeriale, ma il problema non è solo quello».

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