Lago basso, il Governo non fa niente
«Allora diamo le darsene ai privati»

Dotti: «Paghiamo concessioni a Roma inutilmente». Barche sospese nel vuoto

Così il lago non si era mai visto da 30 anni a questa parte.

Sono la darsene in secca, con motoscafi e barche appese nel vuoto, l’immagine più forte di questa “magra” eccezionale. Chissà quando potranno tornare ad essere almeno lambite dall’acqua. Anche ieri il Lario era un metro e quaranta abbondante sotto lo zero idrometrico (-19,1 il livello ieri pomeriggio), con un triste primato relativo alla percentuale di riempimento pari al 12%, di gran lunga la più bassa dei laghi lombardi.

Una situazione questa che non promette nulla di buono e che preoccupa parecchio sindaci e amministratori locali. In questi giorni il consigliere regionale Francesco Dotti, il sindaco di Argegno Roberto De Angeli e il vicesindaco di Tremezzina, Sonia Botta hanno effettuato un lungo sopralluogo a rive, sponde, darsene. Dal lago, con il prezioso ausilio dei barcaioli (che il lago lo conoscono a menadito), si ha una prospettiva unica. Vedendo le darsene ridotte a pozze attraversate da rigagnoli d’acqua, Francesco Dotti lancia una proposta forte:«Il Demanio venda le darsene ai privati. Non ha senso che si paghino fior di concessioni annuali oltre agli inevitabili lavori di manutenzione per poi vederle ridotte cosi. I privati potranno così avere maggior potere contrattuale con chi governa le oscillazioni del livello del lago».

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