Lanzo, in carcere per un errore giudiziario
«Adesso la mia vita diventa un film»

Lucia Fiumberti, accusata di falso a Lodi, ora si è rifatta una vita in Val d’Intelvi

Era impiegata in Provincia e finì a San Vittore per 22 giorni: è stata risarcita con 6mila euro

Dal carcere a protagonista di un film. Lucia Fiumberti, oggi trentasettenne e mamma di un bimbo, non potrà mai cancellare dai suoi ricordi la terribile ingiustizia subita nel 2007, quando venne arrestata in casa alla 4 di notte e rinchiusa in una cella a San Vittore senza possibilità di vedere i famigliari.

La vicenda

All’epoca era dipendente del settore tutela ambientale della provincia di Lodi: due superiori l’accusarono di aver falsificato le loro firme su una concessione di proroga per la bonifica di una roggia inquinata da cromo.

Dopo 22 giorni le perizie calligrafiche dimostrarono che i colpevoli erano proprio i due dirigenti; i quali non hanno mai pagato, peraltro, per intervenuta prescrizione, ma quell’esperienza ha lasciato il segno nella giovane, che ha cercato di rompere il più possibile col passato riponendo la laurea in un cassetto e dedicandosi alla nuova professione di estetista.

Ora il suo caso è stato scelto dal regista Francesco Del Grosso, assieme ad altri quattro, per il film “Non voltarti indietro”: «Cinque persone come tante, con giornate scandite da lavoro, famiglia e amici vengono travolte dalla giustizia che sbaglia – così Lucia racconta la trama – . Sono stata a Roma per le riprese e ho conosciuto Daniela Candeloro, Vittorio Gallo, Fabrizio Bottaro e Antonio Lattanzi, con i quali condivido l’esperienza del carcere ingiusto».

Non solo: «E il tentativo di rinascere e mettersi alle spalle una ferita destinata comunque a non rimarginarsi. Ancora oggi, quando vedo una divisa tremo e rivivo i terribili momenti dell’arresto in piena notte del 2007».

E spiga: «Ogni anno in Italia finiscono in carcere almeno mille persone innocenti. Dal 1992 ad oggi lo Stato ha speso oltre 600 milioni di euro in risarcimenti per errori giudiziari».

Il risarcimento

Lei è stata risarcita dalla Provincia di Pavia con seimila euro, cifra non certo esorbitante.

Il nuovo lavoro e la famiglia, con un bel bimbo nato lo scorso anno, sono il suo presente e il suo futuro, ma l’errore di un procuratore pesa tuttora come un macigno nel profondo del suo animo.

Il film di Del Grosso intende offrire uno spunto di riflessione sulla giustizia e suoi possibili errori.

“Non voltarti indietro” è stato presentato nei giorni scorsi a Catania nell’ambito del concorso “Etna Comics movie e Gold Elephant festival” e sarà prossimamente nelle sale.

«Il simbolo delle vittime della giustizia è Enzo Tortora, scomparso 28 anni fa – conclude Lucia Fiumberti – . Il regista ha voluto dedicare a lui il film e spero anch’io che questa pellicola serva a far riflettere e, magari, a correggere qualcosa nella giustizia».

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