«Maggiolini riposi in Duomo»
Dal soprintendente il primo via libera

Artioli: «Così il monumento sarà ancora più prezioso
L’impegno del vescovo fu fondamentale per il restauro»

Per la soprintendenza nulla osta a che sia fatta l’ultima volontà di monsignor Alessandro Maggiolini: essere sepolto in Duomo, accanto all’altare dell’Assunta.
L’immediato via libera è arrivato ieri dal responsabile dei beni architettonici lombardi, Alberto Artioli: «Il desiderio del vescovo è compatibilissimo con il monumento - afferma -. Di più, la sepoltura di un testimone così importante impreziosirà la storia della Cattedrale». Nel giorno in cui i quotidiani hanno riportato il testamento spirituale di monsignor Maggiolini - «Se sarà possibile, domando di essere sepolto in Cattedrale, accanto all’altare dell’Assunta, Virgo Potens, (tomba terranea e sarcofago semplice), a mie spese, se necessario» - sul «Corriere della sera» è uscito un necrologio di Artioli che del presule ha voluto ricordare specialmente «il prezioso impegno nel restauro del Duomo di Como, monumento di fede e di arte». Un pensiero che molti hanno interpretato come un buon auspicio per l’accoglimento dell’istanza maggioliniana. In effetti, raggiunto al telefono, Artioli non ha avuto tentennamenti: «Non solo daremo l’autorizzazione - esordisce -, ma è una bellissima cosa, rappresenta un ulteriore accrescimento della preziosità della Cattedrale».
Restano da definire modalità e tempi della traslazione della salma dalla cappella dei canonici del Duomo, che la accoglie temporaneamente al cimitero monumentale. «Bisognerà fare un piccolo progetto - dice Artioli - perché la sede del sarcofago non è già esistente. Lo faremo in accordo con la Curia». In particolare, si dovranno stabilire «il tipo di materiale, lo scavo da effettuare e l’esatta collocazione», dal momento che «l’indicazione lasciata da monsignor Maggiolini è un po’ generica».

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