L’astrofisico Dolcini è “don”
Il comasco andrà a Morbegno

Il vescovo Diego Coletti ha ordinato ieri sei nuovi sacerdoti

Tra di loro ha detto “sì” anche don Davide Pozzi di Domaso

«Siamo qui…preoccupati della vostra felicità, di garantire il vostro futuro come un futuro di gioia».

È stata questa la prima notazione del vescovo Diego Coletti ieri in cattedrale all’inizio dell’omelia per il rito di ordinazione di sei nuovi preti. Un auspicio carico di affetto, espresso nell’accogliere il compimento di una vocazione impegnativa, di una “elezione e consacrazione” che si connettono con il disegno misterioso di Dio, con la sua iniziativa, con la “buona notizia” del Vangelo destinata a inondare tutto il mondo di una nuova logica, di una nuova modalità di intendere la vita, le relazioni e gli impegni che la riempiono.

Commozione e affetto

Nella cattedrale gremita, oltre che da diverse decine di sacerdoti, da una folla di parenti e amici provenienti dalle diverse comunità di appartenenza dei candidati al ministero, per sei volte è risuonato il “sì” di adesione definitiva alla vocazione sacerdotale.

Lo hanno pronunciato: Alberto Dolcini, 32 anni, di Como, laureato in astrofisica; Michele Pitino, 29 anni, di Tirano, laureato in giurisprudenza; Davide Pozzi, 31 anni, di Domaso, alle spalle il diploma in ragioneria e il lavoro in uno studio commercialista; Nicola Schivalocchi, 26 anni, di Premadio, geometra; frate Daniele Barbonaglia, nato a Vercelli e frate Marco Speziale originario di Biella, entrambi di 47 anni e inseriti da diverso tempo nell’esperienza di vita religiosa della Comunità di Santo Spirito attualmente insediata a Colda in Valtellina.

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