Le ferie in regalo
a chi ne ha bisogno

I colleghi potranno cedere giorni a chi ha un figlio malato. La proposta è a costo zero per le casse dello Stato

In arrivo “le ferie solidali” per i colleghi con problemi familiari: è l’obiettivo di un emendamento presentato al ddl delega sul lavoro, il cosiddetto Jobs Act, che dovrebbe essere approvato la prossima settimana dalla commissione Lavoro del Senato, riformulato dal governo ed in attesa del parere della commissione Bilancio. L’emendamento è stato presentato da Emanuela Munerato (Lega).

In base alla proposta “le ferie eccedenti il numero costituzionalmente garantito possono essere cedute ai colleghi in difficoltà, che abbiano specifiche esigenze familiari”. I giorni di riposo potranno ad esempio essere ceduti al genitore con un figlio affetto da grave patologia o handicap.

In Italia si potrà, insomma, prevedere la possibilità da parte di un dipendente (sia pubblico che privato) di rinunciare a uno o più giorni di ferie per farne «regalo» a un collega di ufficio o di reparto che abbia specifiche esigenze familiari. In dettaglio,si è stabilito, per ora, di garantire questa possibilità in caso di figli minori affetti da gravi malattie, patologie, handicap o vittime di incidenti che necessitino di presenza fisica e cure. Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e attuale presidente della commissione lavoro del Senato e relatore di maggioranza, ritiene che la proposta verrà approvata e aggiunge che così facendo «si concepisce l’azienda come una comunità di persone nella quale dotarsi di servizi solidali». Una buona prassi per un modello di welfare avanzato che in Italia è già stato declinato pur in assenza di una legge.

La norma replica così il contenuto di una norma approvata dall’Assemblea Nazionale parigina e ribattezzata «legge Mathys», in nome di un bambino di 10 anni la cui vicenda ha molto colpito l’opinione pubblica francese. La storia non ha un lieto fine, ma la solidarietà che ha circondato Christophe Germain, un lavoratore dello stabilimento Badoit di Saint Galmier, è servita a trasformare un atto di generosità in una legge. Mathis, il figlio di Christophe Germain, era una bambino malato di tumore. Nel 2009, dopo l’ennesima ricaduta, il padre si è trovato nell’impossibilità di continuare ad assisterlo poiché aveva utilizzato tutti i giorni di vacanza e di permesso a sua disposizione. È nata così l’iniziativa, concordata tra l’azienda e i suoi colleghi, di poter rinunciare ai giorni di permesso retribuito e trasferirli a Christophe per consentirgli di restare vicino al piccolo Mathis. Un tempo prezioso, che ha permesso al padre di essere a fianco del figlio fino all’ultimo giorno di vita.

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