Le ultime ore del duce a Dongo
Il video restaurato ora è al museo

C’era il film. Il promo. L’articolo sul giornale. E ci fu la censura «per motivi di ordine pubblico» che bloccò la proiezione nelle sale.

Poi cambiarono i tempi e la pellicola “Tragica alba a Dongo” sulle ultime ore del duce finì sul mercatino di robivecchi a Trieste e fu comprato insieme ad altre due pellicole da un signore di Trieste. Il film finì in una soffitta e trovò nuova vita quando il signore morì e il genero, Salvatore Paternò, salì nella soffitta della sua casa di Trieste a mettere ordine tra le sue cose. «Volevo capire cosa ci fosse in quelle pellicole, ma non avevo la vecchia tecnologia per vedere il filmato - spiega il genero -. Perciò le guardai, facendo scorrere le immagini una ad una e cercai anche informazioni sul rapporto tra Dongo e Mussolini. Pensai che potesse essere un documento storico importante e chiesi ai musei se fossero interessati». Il film è custodito al Museo del cinema di Torino che l’ha restaurato e ne ha trasferito una copia sul dvd.

A Como non è mai stato proiettato

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