L’orso è tornato sui monti di Grosio
« Lo abbiamo visto a Varadega»

Quattro escursionisti lo hanno fotografato prima che si nascondesse tra le piante

Torna a farsi vedere l’orso sui monti grosini. A poco più di un anno di distanza dalle grandi predazioni avvenute nel giugno del 2020 in località Alp, a quasi 2000 metri, il gigante del miele si è mostrato in tutta la sua grandezza, un po’ più in quota e lontano dalle baite: siamo in località Varadega fra i comuni di Grosio e Sondalo.

Autori dell’incontro, per fortuna non troppo ravvicinato, alcuni escursionisti locali. Non c’è stato bisogno dell’ausilio del cannocchiale che permette la visione a varie centinaia di metri e non è servito neppure l’olfatto dei cani, che col vento contrario, non hanno annusato nell’aria la presenza del plantigrado.

A distanza di sicurezza

Sabato gli escursionisti di Varadega l’orso l’hanno visto con i loro occhi. Erano quattro appassionati di caccia in cima alla montagna per fare una perlustrazione in vista della prossima stagione venatoria, quando è apparso loro, a distanza di sicurezza (circa 400 metri) l’orso.

Ad accorgersi del movimento sottostante uno dei componenti del gruppo che quasi incredulo ha richiamato l’attenzione degli altri.

Anche se parlavano a voce bassa è bastato il brusio per essersi captati dall’orso che è infatti andato a rifugiarsi dietro a delle piante.

«Non abbiamo avuto paura- raccontano i protagonisti dell’avvistamento-. Nessun timore che finisse come in Trentino lo scorso anno, quando padre e figlio dovettero lottare aspramente con l’orso per salvare la pelle, cavandosela con ferite e fratture. L’animale non si è avvicinato, anzi appena si è accorto della nostra presenza, seppure lontana, ha cambiato strada».

Il tempo di scattare qualche foto, pochissimi secondi per la verità, in maniera da smentire gli scettici e dimostrare che non si trattasse di un’allucinazione né tantomeno di un racconto di fantasia e di girare un breve video, che l’orso si era mimetizzato tanto da far pensare alla repentina fuga. E dopo aver scrutato l’orizzonte di corsa è andato via. Molto probabilmente si tratta dello stesso esemplare che era stato notato il giorno prima sui monti della Bresciana, distanti pochi chilometri per un camminatore come lui.

Nessun allarme

Una presenza che non deve incutere timore visto che l’orso ha confermato col proprio comportamento di voler stare lontano dall’uomo. Nessun allarme al momento perché non è esattamente vicino alle baite. «I primi insediamenti umani sono a tre ore dalla zona dell’avvistamento che abbiamo fatto – riferiscono gli escursionisti-. Verso Grosio il monte più vicino fra quelli ancora monticati è l’Alp, mentre verso Sondalo bisogna andare a Madrisio che dista a piedi due – tre ore di cammino».

Foto e filmati sono stati inviati alla Polizia Provinciale che tiene monitorata la situazione. Senza dubbio, almeno finora e nella speranza di non essere smentiti dai fatti, si tratta di una presenza più discreta, rispetto a quella dell’orso dello scorso anno che sui monti di Grosio, aveva fatto razzia di pecore.

Sempre restando a Grosio risalgono ad una decina di anni i primi segni del ritorno dell’orso a Scus, sempre sul versante del Mortirolo.

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