<Così non va>: al Bassone il capo sbatte la porta

Il comandante della penitenziaria lascia dopo 5 mesi
«Tutti parlano di Rosa e Olindo ma i guai sono altri»

«Parlate tutti di Rosa Bazzi e di Olindo Romano. Ma in questo carcere ci sono altri 550 detenuti che meritano uguale rispetto e per i quali si riesce a fare ben poco».
Dopo cinque mesi di permanenza, il sostituto commissario di Polizia penitenziaria Nicola Cristella lascia la casa circondariale del Bassone con amarezza, quasi sbattendo la porta avendo tentato il possibile - e gli agenti glielo hanno già pubblicamente riconosciuto - per riequilibrare gli assetti di una struttura davvero scalcinata, che da tre anni manca addirittura di un direttore. Ai microfoni del Tg regionale Rai, Cristella ha riassunto ieri il quadro della situazione:«La mancanza di un direttore - ha detto - si fa sentire. Non se ne trova uno disponibile, forse perché siamo in un territorio di frontiera». La mancanza di un punto di riferimento importante (l’ultima, autentica direttrice è stata Francesca Fabrizi, in pensione dal 2005, attualmente sostituita dal direttore del carcere di Busto Arsizio Salvatore Anastasia, presente solo sporadicamente) si riflette sul funzionamento dell’intera casa circondariale: «Le attività sono bloccate - ha aggiunto Cristella, che questa settimana farà ritorno a Roma - C’è una sezione chiusa per lavori, fuori si parla soltanto di Rosa e Olindo nonostante gli altri detenuti».

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