Lungolago a Malgrate
«Non ci sarà l’attracco»

Ieri delusione, al taglio del nastro della grande opera, che sarà off limits ai battelli: «Soluzione troppo impattante»

Taglio del nastro con colpo di scena, ieri, per il nuovo lungolago: il sindaco Flavio Polano, inaugurando l’opera con la Giunta e la stampa, ha annunciato il suo «prossimo sogno», cioè «il paese giardino, con il collegamento di tutti i parchi pubblici alla ciclopista a lago», ma ha rimesso nel cassetto quello della navigazione pubblica.

Polano, seduta stante, ieri, ha infatti, annunciato che «lo studio preliminare, affidato dal Comune, ha fatto emergere l’eccessivo impatto del pontile»; l’assessore Angelo Garavelli ha chiarito che «ciò si deve al fatto che la Navigazione Lago di Como autorizza attualmente solo pontili idonei anche per gli aliscafi: per il nucleo storico di Malgrate, una simile opera viene giudicata troppo impattante».

Malgrate, dunque, rinuncia alla rotta del Lario, lasciando l’esclusiva, su questa sponda, a Valmadrera «con cui – ha ricordato, d’altronde, Polano – siamo all’opera per affidare l’incarico della fattibilità della ciclabile di collegamento tra il nostro lungolago e quello di Paré con il balcone panoramico della Rocca per poi continuare, da qui, lungo il Rio Torto, fino a lago di Annone e Pusiano inoltre, verso Lecco, agganciandoci a un progetto urbano del sindaco Mauro Gattinoni.

Il lungolago di Malgrate, appena ultimato, trova però ragione d’essere in virtù di un nostro ulteriore progetto e, cioè – ha spiegato Polano – il “paese giardino” che consisterà nell’unire con un percorso pedonale diretto il parco del Rio Torto (e, dunque, così pure la sua nuova area per gli eventi) col giardino comunale di via Stabilini; da qui, con un ponticello sulla strada comunale, si arriverà al parchetto in zona Poste per poi congiungere – piatto forte della progettazione – il rione Gaggio, scavalcando la Milano-Lecco e la ferrovia: pertanto, si potrà disporre di un unico polmone fino a Pian Sciresa, interamente interconnesso. Siamo ottimisti, quanto alle risorse – ha concluso Polano – perché per la mobilità dolce, slow e green ci sono bandi, regionali ed europei; neppure il nuovo lungolago si sarebbe potuto realizzare con le sole risorse comunali: è anch’esso un sogno o, almeno, così sembrava quando lo descriveva l’allora sindaco Gianni Codega, invece siamo qui ora a inaugurarlo.

«L’idea è sempre stata quella di una passeggiata, attrattiva e quindi volano anche per l’economia, come infatti vediamo che sta accadendo con gli investimenti dei privati sui nostri due più prestigiosi hotel; non abbiamo mai voluto un lido.

La spiaggetta c’è, piccola e destinata a restare tale: potrà divenire balneabile il tratto di lago antistante, come emerge dai primi esiti dei campionamenti, ma sarà il 2021 l’anno del pronunciamento definitivo di Ats. Intanto, il lungolago si arricchirà, a partire da gennaio, col tratto in rione Porto, dove la Soprintendenza non ha autorizzato l’ampliamento del marciapiede, il quale però verrà rifatto, dotato di balaustra e migliore illuminazione degli attraversamenti pedonali».

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