Menaggio, vandali alla chiesetta di Croce
Rompono gli ex voto dei fedeli

Hanno spaccato il vetro, ma non sono riusciti ad entrare. Sfregio ai reduci di guerra

Vandalismo gratuito o qualcosa di peggio?

I danni provocati alla chiesetta di Paullo, edificio sacro dalla storia intrisa di fede e di tragiche esperienze di guerra, hanno suscitato unanime tristezza e disgusto a Croce, la frazione che da sempre è particolarmente legata al piccolo oratorio.

Ignoti l’hanno preso di mira, agevolati dalla sua posizione isolata ai margini del bosco: hanno mandato i frantumi vetrate di valore, ma non essendo riusciti a crearsi un varco di sufficiente grandezza nell’inferriata, hanno preso degli oggetti a portata di braccia, tra cui due cuori smaltati donati da fedeli per grazie ricevute, rompendone e lasciandone a terra altri.

La chiesetta di Paullo venne costruita nel 1951 per volere di Battista Cereghini, classe 1920, che durante la seconda guerra mondiale era stato fatto prigioniero dai tedeschi e aveva subito la terribile esperienza del campo di concentramento.

Ammalatosi gravemente, fino a perdere quasi del tutto la vista, nella sua disperazione non perse mai la fede e fece un voto alla Madonna, pregandola di fargli rivedere la sua Croce.

Il miracolo avvenne: il soldato Cereghini riuscì a riabbracciare i famigliari e riacquistò persino la vista. Così, dopo aver coinvolto altri commilitoni, si mise lui alla testa e a Paullo venne edificata la chiesetta, all’interno quale è custodita un’antica statua in legno della Vergine risalente al ‘600. Da allora, ogni prima domenica di agosto la comunità sale lassù a celebrare la Madonna, con una bella sagra di paese dopo il rito liturgico. Le figlie di Cereghini. «Atto gratuito e senza scusanti. Non c’era niente da rubare. E’ stata una violenza e basta».

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