Mestieri che scompaiono
Chiude l’ultimo cesellatore

Fino Mornasco, i fratelli Introzzi interrompono la loro attività

I fratelli Introzzi dopo cinquant’anni di lavoro dicono addio al cesello. Il loro laboratorio in via Scalabrini 18 però resterà aperto per tutti i cittadini che vorranno ammirare i loro oltre 2mila manufatti.

Fiorangelo e Ferruccio, 76 e 72 anni, hanno iniziato a dare la forma all’argento e al rame nel lontano 1966. Fino Mornasco a quei tempi era un paese famoso in tutto il mondo per i suoi mastri cesellatori.

«Dopo la scuola di disegno si andava subito in bottega – raccontano i due fratelli – noi abbiamo iniziato già a dodici, tredici anni. Dopo la guerra a Fino Mornasco è arrivato mastro Borghi, un cesellatore di Varese, ha insegnato la sua arte a tanti artigiani. C’erano più di trenta attività, noi negli anni Ottanta ci siamo messi in proprio, continuando a girare l’Italia e l’Europa tra fiere ed esposizioni. Oggi questo mestiere si sta perdendo. È cambiato il mondo e la cultura, questo è il tempo degli smartphone e dell’Ikea».

Ma la bottega diventerà un museo delle loro creazioni.

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