«Psicosi vaccini a Como
ma sono sicuri»

Le reazioni dopo i sospetti sulle cause della morte di un anziano. I medici: «Non c’è ragione per preoccuparsi»

Dopo la morte di un comasco di 82 anni che si era sottoposto a vaccinazione antinfluenzale meno di 48 ore prima (il medico di famiglia gli aveva somministrato una dose di Fluad), scatta la psicosi. L’Asl, ricevuta la segnalazione, aveva consigliato a tutti i medici, in via cautelativa, di non utilizzare più le dosi di quel tipo ma di continuare a vaccinare con altri prodotti. Molti cittadini, però, ora sono intimoriti e pensano di non sottoporsi all’iniezione. Un errore, secondo i medici. E la pensano così sia la Regione che l’Aifa, visto che i lotti sotto osservazione e sequestrati in altre zone d’Italia non sono mai arrivati in Lombardia. L’Asl insomma, ha solo voluto cautelarsi. Peraltro il legame tra il decesso del paziente - già affetto da gravi patologie - e il vaccino è ancora tutto da dimostrare. Il medico ha solo fatto una segnalazione, correttamente, poi serviranno approfondimenti.

«Mi hanno chiamato allarmati per sapere cosa poteva succedere». Gabriele Moltrasio, medico di famiglia e responsabile provinciale Fimmg, ha ricevuto due di queste chiamate dopo le dieci di venerdì sera. Sintomo di una preoccupazione diffusa tra i comaschi che si sono vaccinati ma a suo giudizio immotivata. «Il risultato è che adesso le persone che dovrebbero davvero proteggersi con la vaccinazione, ma non l’hanno ancora fatta, non la faranno». Finora nel suo studio ha vaccinato circa 250 persone dall’inizio della campagna. Ha altre dosi da somministrare, ma per il momento quelle di Fluad, marchio commerciale del vaccino sotto accusa, sono state messe in frigorifero con l’etichetta “non usare assolutamente”. «L’Asl non è deputata a sospendere un farmaco ma l’ha consigliato in via cautelativa - dice Moltrasio - e noi ci atteniamo, almeno in attesa che la situazione venga chiarita. Finora non ho ricevuto nessuna segnalazione di effetti collaterali degni di nota e tutti all’inizio abbiamo usato il Fluad, adesso andiamo avanti con gli altri». Verosimilmente, secondo lui, chi vorrà vaccinarsi lo farà lo stesso chiedendo gli altri due vaccini: Vaxigirp e Intanza. «Ho fatto delle vaccinazioni anche venerdì e devo dire che nessuno mi ha chiesto chiarimenti - dice Giuseppe Rivolta, medico di famiglia - Immagino che la notizia non fosse ancora circolata, vedremo se ci saranno reazioni. L’altro giorno di mia iniziativa ho spiegato cos’era successo ad alcuni pazienti». Non ritiene ci siano rischi, in ogni caso ha già finito di somministrare i 170 vaccini che aveva.

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